della Valle Olona

Il Centro per la famiglia lavora per il rafforzamento famigliare favorendo l’integrazione sociale 

Sezione primavera 24-36 mesi

Da una collaborazione tra la Scuola dell’infanzia SAN CARLO E TERZAGHI e LABANDA COOPERATIVA nasce la “SEZIONE PRIMAVERA” che va ad ampliare l’offerta del servizio integrato 0-6 sul territorio di GORLA MINORE.

Come indicato dalle “Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6” la sezione primavera garantisce:

  1. un progetto educativo adeguato ai bambini dai 2 ai 3 anni
  2. un ambiente strutturato in relazione ai loro bisogni e alle loro autonomie
  3. l’inserimento di un gruppo di dimensioni ridotte e con un rapporto adulto/bambini più favorevole
  4. la continuità educativa dal nido e verso la scuola dell’infanzia

Info e iscrizioni

laBanda cooperativa: 0331.680318 (dalle 9 alle 12.30) – area.infanzia@labandacoop.it
Scuola dell’infanzia San Carlo e Terzaghi: 334.2893517 (dalle 8 alle 12,30) – segreteria@asilosancarlo.org

Trovi il modulo di iscrizione 
https://forms.kindertap.com/73da8nv4

Il progetto educativo Sezione Primavera

ASILO NIDO COMUNALE ARCOBALENO DI GORLA MINORE
con la collaborazione di LaBanda Cooperativa Sociale a r.l. onlus

Asilo Nido Comunale di Gorla Minore – Via Terzaghi,2

Responsabile della Struttura, con compiti di coordinamento dell’équipe educativa e di raccordo con gli Enti Territoriali:

Dott.ssa Manuela Ferrara

Con il D.lgs. 65/2017 le sezioni primavera entrano a far parte del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni. Si riconducono così ad unità due percorsi che avevano seguito strade parallele – quello dei nidi e quello della scuola dell’infanzia – riconoscendo il diritto all’educazione di tutti i bambini e le bambine a partire dalla nascita.

La sezione primavera nasce dalla progettazione congiunta della cooperativa LaBanda, che gestisce il nido Arcobaleno, e della scuola dell’infanzia San Carlo e Terzaghi.
La sua collocazione all’interno della struttura comunale di via don Milani consente un’ideale continuità educativa per tutta la fascia 0-6 anni.

Nelle “Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6” si sottolinea che le sezioni primavera offrono ai bambini di questa fascia d’età:

  • Un progetto educativo adeguato.

  • Un ambiente strutturato in relazione ai loro bisogni e alle loro autonomie.

  • Personale con formazione appropriata.

  • L’inserimento in un gruppo di dimensioni ridotte e con un rapporto adulto/bambini più favorevole.

  • La continuità educativa con il nido e la scuola dell’infanzia.

In questo contesto il bambino può sperimentare la propria voglia di autonomia e affermazione di sé, rispettando il suo bisogno affettivo e avendo certezza che, qualunque cosa accada durante le sue esplorazioni, ci sarà sempre una figura di riferimento pronta ad accoglierlo e sostenerlo.

La finalità principale della sezione primavera è accogliere il bambino nella sua unicità, accompagnandolo nella crescita in modo sereno. È uno spazio in cui rispettare totalmente il tempo di crescita di ogni bambino, valorizzandone le inclinazioni, le diversità culturali, gli stili cognitivi, le caratteristiche di sviluppo proprie dell’età.

In questo non intende sostituirsi alla famiglia, ma agisce in stretta collaborazione con essa per costruire un comune percorso educativo e per promuovere e valorizzare le risorse di ogni famiglia. L’età che va dai due ai tre anni è caratterizzata dalla ricerca di autonomia e di scoperta: il bambino impara ed acquisisce abilità e comportamenti nuovi che gli permettono di muoversi ed interagire con l’ambiente in modo via via più autonomo. Per farlo con serenità deve essere accompagnato e sostenuto dall’adulto, vivendo ogni esperienza in un clima di tranquillità che rispetti pienamente i suoi tempi e bisogni.

Nella sezione primavera si lavora proprio affinché, attraverso la relazione con l’ambiente e con il gruppo classe, il bambino venga sostenuto e accompagnato nella scoperta delle proprie capacità. A partire dalla costruzione di una quotidianità densa di stimoli, si offrono ai bambini tante opportunità per conoscere il mondo che li circonda, per stringere nuovi legami, maturare e consolidare autonomie.

Gli obiettivi fanno riferimento allo sviluppo globale del bambino, visto in tutti i suoi aspetti: sensoriale, psicomotorio, linguistico, cognitivo, affettivo e relazionale.

  • Favorire un armonico sviluppo psicofisico ed emotivo del bambino, aiutandolo ad accrescere la capacità di movimento, a dare voce alle emozioni e ai propri bisogni.
  • Supportare il bambino a raggiungere l’autonomia personale.
  • Promuovere e sostenere le capacità comunicative.
  • Promuovere e stimolare la creatività e la curiosità del bambino attraverso la ricerca, la selezione e la cura dei materiali educativi strutturati e non strutturati e attraverso spazi creati appositamente.
  • Favorire l’instaurarsi di relazioni tra bambini ed adulti di riferimento così da consolidare il loro vissuto emotivo ed affettivo.

Al centro del progetto educativo c’è l’idea di un bambino protagonista nelle relazioni con gli altri e con le cose, dove sono poste in primo piano le esigenze affettive e di relazione, oltre al desiderio di scoperta e conoscenza. La cura educativa si focalizza sui temi dell’accoglienza, del benessere, della corporeità, dell’accompagnamento delle prime forme di linguaggio, creatività, immaginazione.

È su questi principi che vengono organizzati tempi, spazi e modalità organizzative nella realizzazione delle proposte educative.

IL TEMPO

Le cose di ogni giorno raccontano segreti a chi le sa guardare ed ascoltare. (G. Rodari)

Tutti i momenti della giornata nella sezione primavera sono significativi e formativi, anche i meno formali. Le routine rappresentano un evento fondamentale per i bambini, in quanto consentono loro, attraverso la ripetizione rituale, di riuscire a prevedere quello che accadrà e quindi di acquistare sicurezza, contribuendo a creare una solida base di partenza per intraprendere poi nuove esperienze. Sono anche situazioni di alta valenza affettiva, perché costituiscono momenti privilegiati di contatto con l’educatrice con la quale si stabilisce una relazione significativa in cui anche i gesti di cura rivestono particolare importanza.

L’ACCOGLIENZA

È un momento importante in cui l’educatrice ha il compito di mediare il distacco dal genitore, cercando di comprendere ciò che può favorire una buona separazione del bambino, cercando di offrirgli rassicurazione e coinvolgendolo in attività a lui gradite.

Il tempo del cerchio segna l’inizio delle attività e rafforza il senso di appartenenza al gruppo. Nella prima parte dell’anno ci si concentra sul condividere alcune canzoni con i bambini da cantare e mimare insieme; nella seconda parte inizierà un percorso per farlo diventare un momento importante di condivisione delle proprie esperienze attraverso la verbalizzazione, e in forma di turnazione il bambino vive il protagonismo del racconto ma anche l’ascolto dell’altro. Aiuta a sviluppare l’attenzione e a vincere la timidezza.

Il momento del cambio dell’igiene personale richiede delicatezza, tempo, attenzione, in quanto è un momento di grande intimità tra educatrice e bambino.

Il pranzo è un momento in cui si cerca di creare un rapporto calmo ed intimo tra i bambini e l’educatrice e tra bambino e bambino. Il pranzo rappresenta un elemento centrale della cura del bambino rivolta a favorire lo “star bene” nel proprio corpo e provare piacere nel rapporto col cibo e a sviluppare processi di autonomia e socialità. Si cerca di aiutare il bambino ad essere autonomo, ma se c’è la necessità si aiuta anche imboccando, mai obbligando il bambino a mangiare. La relazione con il cibo coinvolge aspetti affettivi, sociali, cognitivi, per cui, la modalità utilizzata incide sulla relazione.

Il sonno è un altro momento molto delicato: l’ambiente preparato con cura, personalizzazione dei lettini, coperte, peluche, ciuccio e le azioni messe in atto dalle educatrici quotidianamente, senza fretta, permettono al bambino di affrontare con la massima serenità questo momento.

Anche il momento del ricongiungimento necessita particolare attenzione: una situazione di passaggio, delicata quanto la separazione del mattino. In entrambi i casi il bambino sperimenta le difficoltà di interrompere l’equilibrio raggiunto investendo emozioni e relazioni con gli altri bambini e con le educatrici che si occupano di lui. L’educatrice presente sostiene l’incontro, favorendo e sollecitando la ritrovata relazione con le figure familiari.

Durante la giornata il bambino vive momenti di gioco libero o strutturato nel grande e nel piccolo gruppo. Attraverso il gioco, il bambino conosce, apprende, si misura ed estende le proprie capacità; il gioco è una continua palestra fisica, cognitiva e sociale. Le educatrici accompagnano i bambini alla scoperta di nuove abilità attraverso il gioco, favorendone la condivisione nel grande e piccolo gruppo.

GIORNANTA TIPO

7.30-8.30 Possibilità di pre-scuola
8.30-9.00 Ingresso dei bambini e gioco spontaneo negli angoli strutturati 9.30-9.45 Cerchio dell’accoglienza
9.45-10.00 Frutta
10.00-11.15 Attività di gioco negli angoli strutturati singole o a piccolo gruppo 11.15-11.30 Cambio e cura di sé
11.30-12.30 Pranzo in sezione
12.30-13.00 Cambio e cura di sé
13.00-15.00 Uscita dei bambini con frequenza part-time e momento nanna 15.00-15.30 Merenda
15.30-16.00 Uscita
16.00-18.00 Possibilità di post-scuola

L’AMBIENTAMENTO: UN TEMPO SPECIALE

Il periodo dell’ambientamento nella sezione primavera vede come protagonisti il bambino, il genitore che lo accompagna e le educatrici che li accolgono.
Il periodo dell’ambientamento permette al bambino di entrare gradualmente in un ambiente nuovo, diverso da quello familiare e iniziare a conoscere chi lo abita.

Nei primi momenti la vicinanza dei genitori o di altre figure di riferimento importanti aiuta il bambino a scoprire questo ambiente nuovo e stimolante. Le condizioni fondamentali per un inserimento sono la gradualità e il rispetto dei tempi e delle modalità di adattamento dei bambini e dei genitori.

Per il genitore l’ambientamento rappresenta un momento importante per conoscere l’ambiente in cui il suo bambino trascorrerà la giornata e le educatrici che si prenderanno cura di lui.
Al genitore è richiesta una presenza che può variare da due a tre giorni: nei primi giorni il bambino resterà con la sua mamma per qualche ora, gradualmente i tempi si allungheranno e il bambino si tratterrà al nido per il pranzo e successivamente anche per il riposo pomeridiano.

Si è scelto di accogliere i nuovi iscritti suddividendoli in due gruppi: l’inserimento in piccoli gruppi facilita la conoscenza tra i bambini, la loro indipendenza dai genitori e favorisce la relazione tra le educatrici e le famiglie.

La compilazione della Scheda conoscitiva del bambino da parte dei genitori permette all’educatrice di sapere le abitudini primarie del singolo bambino, di predisporre l’accoglienza al meglio e di adottare modalità simili a quelle delle figure di riferimento.

GLI SPAZI

Gli spazi della sezione primavera sono pensati e predisposti con cura dalle educatrici e devono essere:

  • Rassicuranti, perché per il bambino, vivendo lo spazio in modo emotivo, ha bisogno di luoghi protettivi, familiari, che mostrino le tracce di ciascuno, dove poter ritrovare oggetti e relazioni.
  • Chiari, ovvero facilmente leggibile per intuire il tipo di esperienza che vi si può svolgere e con quale modalità.
  • Facilitanti, ovvero in grado di accogliere l’impulso creativo del bambino e del suo esprimersi come individuo e come gruppo e di sostenere l’attività conoscitiva e costruttiva del bambino attraverso la ricchezza e l’accessibilità dei materiali.
  • Proponenti, cioè in grado di offrire la possibilità di sperimentare esperienze percettive, sensoriali, motorie, rappresentative, espressive, sociali.
  • Flessibili per mostrare le evoluzioni e i cambiamenti di chi li abita.

L’aula è il primo spazio che il bambino impara a conoscere, dove il gruppo sezione si ritrova. Lo spazio dell’aula è diviso in angoli per permettere una fruizione libera da parte dei bambini a seconda dei loro interessi e per incentivare l’esplorazione, promuovere la curiosità, favorire la relazione. Nella sezione i bambini possono trovare:

  • Angolo della creatività, dove i bambini possono giocare con materiali di diversa natura per sperimentare stimolazioni diverse e plurisensoriali. I bambini hanno anche l’opportunità di apprendere l’utilizzo di tecniche e strumenti su diversi tipi di supporti.
  • Angolo delle esplorazioni, dedicato alle ricerche e alle esplorazioni intorno al materiale naturale e destrutturato, sia di scarto industriale che di uso domestico. È uno spazio in continua trasformazione, per stimolare la curiosità e la voglia di scoperta dei bambini.
  • Angolo dei travasi e della manipolazione, dove attraverso il riempire, svuotare, mischiare, impastare, i bambini scoprono loro stessi e la realtà sperimentando attraverso i loro sensi.
  • Angolo del gioco simbolico, dove i bambini nel gioco del “far finta di…” stimolano la scoperta, simulano azioni che derivano dalla vita reale, diventandone padroni e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale. Il gioco simbolico è fondamentale anche per aumentare la capacità di socializzazione e interazione con gli altri bambini, creando legami e situazioni di gioco favorevoli.
  • Angolo morbido dove potersi rilassare e per sfogliare qualche libro da soli o con le educatrici, condividendo un momento magico ricco di emozioni.

La zona per l’accoglienza è strutturata con armadietti guardaroba, nei quali è possibile riporre gli oggetti personali del bambino.

Lo spazio per la nanna è arredato con brandine idonee al riposo di bambini di questa fascia d’età. In esso i bambini ritrovano il loro corredo di lenzuola personale e gli oggetti transizionali che lo “coccolano” nel riposo pomeridiano.

Lo spazio per il gioco motorio (nell’aula della nanna o nel salone in condivisione con la scuola dell’infanzia) è allestito con una serie materiali che ben rispondono alle esigenze motorie dei bambini e delle bambine.

La possibilità di poter usufruire di un ampio spazio verde è una grande risorsa per i bambini e le educatrici per fare attività all’aperto. In giardino tutto può essere fonte di esperienza e conoscenza:

dal rotolare nel prato al raccogliere foglie e bastoncini, al poter scoprire i cambiamenti stagionali attraverso l’esplorazione e l’osservazione diretta.

La progettazione è estremamente flessibile e completamente costruita mettendo il bambino al centro dell’azione educativa.
La progettazione valorizza un atteggiamento osservativo e flessibile, che tiene conto dei percorsi e delle specificità individuali e cerca di rispondere ai bisogni e agli interessi di ogni bambino: il ruolo dell’adulto si configura di conseguenza come una sorta di “regia educativa”, avente come obiettivi primari la predisposizione di contesti adeguati, la promozione delle relazioni e, soprattutto, il rifornimento affettivo, ponendosi come “base sicura” e punto di riferimento per il gruppo di bambini.

Le principali fasi della progettazione sono:

  1. Osservazione del bambino: permette di raccogliere informazioni utili sul bambino e di determinare quali siano i suoi bisogni, le sue aspettative, il suo modo di relazionarsi al mondo e alle persone. Per aiutarci in questo lavoro possono venire utilizzate delle “griglie di osservazione”, sempre come strumento di osservazione qualitativo e non quantitativo.
  2. Definizione degli obiettivi: gli obiettivi esplicitano i percorsi individuati, centrati sul bambino e finalizzati alla conquista dell’autonomia personale, alla conoscenza del proprio corpo e dell’ambiente circostante, ad affinare capacità grafiche, costruttive e manipolative e a contribuire alla socializzazione.
  3. Elaborazione delle esperienze e dei percorsi
  4. Documentazione: strumento per formalizzare i percorsi educativi- didattici; mezzo per comunicare alle famiglie e al territorio i progetti formativi nella loro dinamica concreta; strumento di continua riflessione per facilitare e sostenere gli adeguamenti alla progettazione; elemento indispensabile per valutare i percorsi formativi. Lo stesso percorso assume un significato pieno per i soggetti coinvolti (bambini, educatrici, famiglie e territorio) nella misura in cui può essere adeguatamente rievocato, riesaminato, analizzato e socializzato.
  5. Verifica dei risultati: ha come scopo principale quello di accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, verificando la pertinenza e la validità dei tempi, degli spazi e delle procedure utilizzate, oppure di ricercare le cause del loro mancato conseguimento.

I processi di valutazione riguardano tre livelli:

  • La valutazione della qualità della professionalità dell’équipe è curata dalla supervisione pedagogica e dal coinvolgimento delle educatrici in un processo formativo mirato. Gli indicatori di qualità di cui si tiene conto sono relativi alla qualità del lavoro di gruppo, alle dinamiche che sorgono a livello di gruppo di lavoro, alla gestione della relazione educativa nei casi problematici.

  • La valutazione del raggiungimento degli obiettivi educativi prefissati su ciascun bambino e sul gruppo dei bambini è curata dalle educatrici. Gli indicatori di qualità fanno riferimento alla globalità degli obiettivi indicati nel progetto educativo, verificati tramite monitoraggio periodico, certificato dalla compilazione di schede di osservazione appositamente predisposte.

  • La valutazione degli utenti rispetto al servizio è curata dall’équipe educativa che coinvolge le famiglie in incontri periodici e in colloqui individuali di informazione sull’attività.

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La sfida pedagogica rappresentata da questa novità coinvolge l’intero staff educativo dei due servizi per progettare e attuare un costante interscambio di relazioni fra le diverse realtà educative. L’intento è quello di educare i bambini alla transizione, sostenerli nel cambiamento e realizzare un percorso dinamico volto ad ammorbidire le discontinuità trasformandole in sfide positive e di crescita.

Si potranno prevedere:

  • incontri di formazione dei tre servizi (nido – sezione Primavera – scuola dell’infanzia) allo scopo di acquisire un’unica vision. L’idea di bambino del personale educativo dai 3 mesi ai 6 anni sarà la garanzia della continuità nello stile educativo;
  • incontri tra educatrici del nido e della sezione primavera in quanto, prendendosi cura della stessa fascia d’età, all’interno dell’asilo verrà creata una sezione costituita dai bambini dello stesso anno di nascita di quelli della Sezione Primavera che collaborerà con essa e sarà parte di un unico progetto educativo, il tutto per garantire lo stesso percorso a tutti i bambini della stessa fascia d’età;
  • incontri tra insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatrici della sezione primavera per la programmazione di percorsi educativi comuni;
  • scambio di informazioni tra educatrici e insegnanti su abitudini alimentari, modalità relazionali, interessi specifici dei bambini della sezione primavera

 

PROGETTO 2 ANNI
Il progetto comune ultimo anno di Asilo Nido – Sezione Primavera ha l’obiettivo principale della continuità educativa. Il lavoro principale in questo anno di età sarà di garantire ancora al bambino adeguati rapporti educativi con le figure di riferimento e il rispetto dei loro tempi di crescita in collegamento per la prima parte dell’anno principalmente con l’equipe educativa dell’Asilo Nido con cui condividerà spazi e momenti di insieme, e nella seconda parte con la Scuola dell’Infanzia con la quale si collaborerà a più stretto contatto e con più condivisione di momenti.
Il senso della continuità tra nido e scuola dell’infanzia è dato da due elementi fondamentali: il passaggio delle informazioni e le esperienze significative.

La continuità con la scuola dell’infanzia si “gioca” su due assi: quello della quotidianità fatta dalla condivisione di spazi e attività comuni e quello più strutturato di costruzione di esperienze comuni. Specialmente nella seconda parte dell’anno e in momenti programmati e studiati dal team delle insegnanti, la sezione primavera ha l’opportunità di condividere con la scuola dell’infanzia attività e vissuti. Questo garantisce così ai bambini e alle loro famiglie un percorso privilegiato di continuità educativa che, da un punto di vista pedagogico, favorisce stabilità e coerenza al percorso formativo del bambino.

Un servizio per l’infanzia si identifica come un luogo di relazione, di conoscenza e partecipazione coinvolgendo non solo i bambini, ma anche i loro genitori.
I rapporti tra il servizio e la famiglia sono fondamentali per costruire una base coerente e sicura intorno al bambino, in un dialogo reciproco e costruttivo. Avviene attraverso:

  • L’assemblea di presentazione del servizio e/o l’open day.
  • Il diario per condividere alcuni momenti della vita alla sezione primavera.
  • I colloqui educatrici/genitori: momento importante di scambio di informazioni sul bambino, secondo il calendario predisposto.
  • L’assemblea dei genitori: momento di riflessione condivisa sulla vita della sezione e sull’educazione dei bambini in tutte le loro fasi di crescita.
  • Iniziative di approfondimento culturale, pedagogico e ricreativo.
  • Comunicazioni e informazioni scritte per i genitori riguardo ad aspetti amministrativi (rette, orari, calendario scolastico) e di ogni altra iniziativa culturale – ricreativa.

 

Gli scambi quotidiani con le famiglie sono supportati dalla applicazione kindertap, per rendere partecipi i genitori di alcuni momenti significativi della vita del proprio figlio ricevendo foto e notizie riguardo la giornata trascorsa alla sezione primavera.

Alle educatrici sono richieste competenze pedagogiche, psicologiche, metodologiche e didattiche, unite ad un’aperta sensibilità e disponibilità alla relazione educativa con i bambini e alla capacità di dialogo, collaborazione e di condivisione con le altre insegnanti.
Le educatrici gestiscono la relazione con le famiglie, elaborano la progettazione e la programmazione educativa e le griglie di osservazione.

Allestiscono e organizzano gli spazi offrendo molteplici esperienze volte a promuovere le potenzialità del gruppo dei bambini nel rispetto delle diversità individuali. Mettono in atto esperienze educative adeguate alle esigenze evolutive di ogni bambino, con azioni di prevenzione e d’intervento precoce in eventuali casi di condizioni di svantaggio psico – fisico, socio-culturale.

Alle educatrici è richiesto un costante aggiornamento didattico, metodologico ed educativo.

Il personale ausiliario cura l’igiene e la sanificazione degli spazi, collabora e s’integra con il personale educativo.

La segreteria si occupa di tutti gli aspetti amministrativi legati al funzionamento della sezione primavera.

La supervisione pedagogica si propone come momento per agevolare nelle educatrici la riflessione sul proprio stile educativo, grazie al confronto con un professionista esterno alla struttura che consente di integrare punti di vista diversi, per l’ulteriore miglioramento qualitativo del Servizio.